Gestire la quarantena con un figlio autistico

Quarantena con figlio autistico
Photo by Anna Kolosyuk on Unsplash

Quella del virus Sars-CoV2, legato alla malattia COVID-19, è purtroppo diventata una pandemia e le misure del governo per far fronte a questo problema e prevenirne la diffusione sono molto restrittive. Stare a casa e limitare la propria libertà per il benessere comune è difficile per tutti, ma forse ancora di più per persone con bisogni speciali e le loro famiglie. La gestione di questi bisogni in un periodo come questo può rappresentare una sfida difficile. Queste misure, necessarie per la salute di tutti noi, devono essere gestite attentamente per evitare un aumento dello stress, anche genitoriale e una esacerbazione dei problemi comportamentali dei ragazzi.
Potrebbe essere utile, quindi, una guida su come gestire la quarantena con un figlio autistico.


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7 piccoli consigli per i genitori per gestire la quarantena con un figlio autistico

1. Spiegare bene cos’è il Covid-19
È importante spiegare cos’è COVID-19 e perché dobbiamo rimanere tutti a casa. La spiegazione deve essere però quanto più semplice e concreta possibile. Alcuni materiali educativi utili possono essere:

2. Pianificare bene le attività quotidiane 
Persone con problemi legati all’autismo, hanno maggiori difficoltà a pianificare le proprie attività e le proprie giornate e spesso risentono di questa difficoltà, soprattutto quando la loro routine viene interrotta e non rimpiazzata. Sarebbe utile suddividere le attività quotidiane usando un calendario (rendendo visivo il concetto di tempo) e assegnando una stanza diversa per ognuna di esse e magari essendone coinvolti in prima persona. Questa struttura può essere utile per qualsiasi livello di funzionamento. Se il ragazzo è in età scolare sarebbe bene pianificare i compiti e mantenerli sempre negli stessi orari. È comunque consigliabile mantenere le classiche routine del ritmo sonno/veglia, dei lavori domestici e delle competenze quotidiane. In questo sito  sono offerti alcuni materiali operativi, spunti per attività interessanti e idee per la programmazione delle giornate.

3. Stare insieme e condividere 
Al fine di prevenire l’isolamento, può essere utile pianificare giochi, sessioni internet o tv insieme e/o condividere le attività quotidiane e partecipare agli interessi.

4. Aiutare il ragazzo ad esprimere sentimenti inquietanti Ogni persona ha il suo modo di esprimere emozioni. In questo periodo è possibile provare sentimenti come paura, tristezza e anche un grado variabile di confusione. A volte impegnarsi in un’attività creativa, come il gioco e il disegno, può facilitare questo processo.

5. Sport o attività fisica 
È importante prevedere, nella routine giornaliera, delle sedute per l’attività fisica. Questo è estremamente importante per garantire uno sfogo efficace allo stress e alle tensioni che ovviamente, in un periodo così difficile, tenderanno ad accumularsi. Delle buone attività possono essere rappresentate da rilassamento e stretching che possono risultare particolarmente utili anche per prevenire problemi legati a postura ed eccesso di immobilità. Nella guida sono presenti alcuni consigli su come svolgere e motivare il ragazzo o la ragazza per queste sessioni. A questo link oppure su Facebook  è disponibile la serie di video con le attività appositamente pensate dalla dott.ssa Irene Sabella, Fisioterapista.

6. Tempo libero e contatti sociali 
Importante, come detto in precedenza, è stimolare i ragazzi per colmare le mancanza createsi in questo periodo ma è altrettanto importante garantire e ritagliare loro un po’ di tempo libero per se stessi. Importante sarebbe anche mantenere alcuni contatti sociali. Preferibile pianificare videochiamate, telefonate, chat, email, lettere (a seconda delle preferenze di ognuno) almeno una o due volte a settimana con persone a cui la persona è legata o che considera come punto di riferimento. Da preferire, se il ragazzo o bambino è in età scolare, il contatto con insegnanti e compagni di classe.

7. Consultazioni online con professionisti 
Le misure restrittive possono causare livelli elevati di distress in molte persone nello spettro autistico. Questo può aumentare il rischio di scompenso psichico, con crisi di agitazione psicomotoria o altre alterazioni comportamentali. È consigliabile per i genitori/caregiver contattare il medico specialista referente (nel caso di persone in età evolutiva) o il medico di base in raccordo con gli operatori di riferimento (nel caso di persone in età adulta che non abbiano un medico specialista referente). In ogni caso è consigliabile attivare la rete di riferimento.

Approfittare di questi giorni per dedicare più tempo ai figli osservandoli, parlando con loro, incentivando delle attività, promuovendo l’indipendenza, la manualità o altro, può essere un buon modo per gestire la quarantena, risulta particolarmente importante se si ha un figlio autistico.

Gestione delle crisi d’ansia

Nell’attuale situazione di emergenza alcune persone possono sperimentare più facilmente ansia o turbamento, fino ad andare incontro a vere crisi d’ansia o attacchi di panico. È possibile notare confusione mentale, grave agitazione motoria, aumento dei comportamenti problematici e altre reazioni fisiche (tremori, scosse, difficoltà respiratorie, palpitazioni, tachicardia, diarrea, vomito, sbalzi di pressione e più raramente svenimenti.

Alcuni consigli e tecniche per gestire le crisi

  • Mantenere un tono di voce calmo e morbido
  • Limitare gli spostamenti e posizionarsi fra la persona e l’uscita dalla stanza in cui vi trovate
  • Controllare la mimica e la gestualità in modo che risulti adeguata ai contenuti rassicuranti dei discorsi
  • Mantenere il contatto visivo
  • Ricordare che siete lì per aiutare e che è al sicuro (se è vero);
  • Se manifesta disorientamento, aiutare a rientrare in contatto con l’ambiente indicando o supportando fisicamente a:
    • posizionare i piedi sul pavimento
    • toccarsi lentamente le dita di una mano o la mano con l’altra mano;
    • orientare l’attenzione verso oggetti o stimoli rilassanti e invitare a comunicare ciò che vede e sente;
    • concentrarsi sul proprio respiro e respirare lentamente fungendo da guida (inspirare
    • contando fino a 4, espirare contando fino a 4)

Approfondimenti a riferimenti

  • Narzisi, A. Handle the Autism Spectrum Condition During Coronavirus (COVID-19) Stay At Home period: Ten Tips for Helping Parents and Caregivers of Young Children. Brain Sci. 2020, 10, 207.
  • Osservatorio Nazionale Autismo ISS. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno delle persone nello spettro autistico nell’attuale scenario emergenziale SARS CoV-2.
  • SIDiN. Consigli per la gestione dell’epidemia COVID-19 e dei fattori di distress psichico associati per le persone con disabilità intellettiva e autismo con necessità elevata e molto elevata di supporto. https://www.sidin.info
  • https://autismocomehofatto.com

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